"There is no magic cure, no making it all go away forever. There are only small steps upward; an easier day, an unexpected laugh, a mirror that doesn't matter anymore." Wintergirls

sabato 30 giugno 2012

Maionese Vegan


Prima Scipione. Poi Caronte.

Non credo di ricordare mai tutto questo caldo nel mese di Giugno.

In ogni caso, eccolo: il caldo torrido, quello che abbiamo invocato a Febbraio,  mentre eravamo sepolti da un metro di neve. Quindi, ce lo teniamo, finché dura (e spero duri ancora un bel po’, nonostante la mia pressione sanguigna non sia propriamente d’accordo).

Con questo caldo, cosa c’è di meglio di un piatto di insalata? Insalata di lattuga, di pomodori, di cetrioli, ma anche insalata di frutta (perché chiamarla macedonia invece non fa anglosassone), di riso, di pasta. 

Ecco, insalata di pasta.

A casa, la pasta fredda è venerata. 

Con maionese, abbondante maionese.

Evviva il colesterolo!!

La maionese non è uno dei miei condimenti preferiti. Do di matto al pensiero di quello spreco di calorie. Anche sulle patatine fritte, per me la maionese rovina il sapore. 

Poi vorrei che a casa si tenesse un po’ più sotto controllo l’alimentazione. 

E visto che erano giorni che pensavo di provare questa ricetta dell’Araba, detto fatto. 

Il colesterolo di mia madre non subirà variazioni. Lei  rimane attaccata alla maionese tradizionale con convinzione. Ed io, con altrettanta convinzione, la prossima settimana proverò a farla un po’ più acida, fiduciosa nella sua conversione alla maionese vegana.

Intanto io mi sono innamorata del sapore di questa salsina. 

E ci faccio lo spuntino, immergendo i cetrioli direttamente nel barattolo!



Maionese Vegan
 
Frullare insieme 50ml di latte di soia, 100ml di olio di semi e regolare di limone (o aceto) e sale. 

venerdì 29 giugno 2012

Aperitivo Tricolore

Sono davvero contenta per la partita di ieri.

Io solitamente non sono particolarmente tifosa. Non che non mi piaccia il calcio, solo che non sono cresciuta con una squadra del cuore da seguire.

Però questi campionati internazionali sono un'altra cosa. Mi stupisco sempre nel vedere il potere che alcune cose hanno di unirci. 

Ieri partita al femminile vista a casa, con mamma, sorella, zia e cugine.

Cena stuzzicosa, accompagnata da birra e (nel mio caso) Martini.


Insieme al freschissimo prosciutto e melone e ai bocconcini al burro farciti dalla mia sorellina, ho messo in tavola il tricolore.

Semplicissimo, ma di grande effetto.



Girandole tricolori di sfoglia

Ingredienti
·         1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
·         1/2 tazza di rucola fresca
·         50gr arrosto di tacchino affettato sottile
·         30gr emmenthal
·         Olio e.v.o.
·         Sale
·         1 pomodorino secco


Stendere il rotolo di pasta sfoglia e tagliarlo formando tanti quadrati quante sono le girandole che si vogliono ottenere (io ne ho fatte 12 lasciando fuori un rotolino per fare tre grissini ripieni senza l’emmenthal). Incidere i quattro angoli di ogni quadrato ritagliato. Sminuzzare finemente rucola e tacchino e tagliare a cubetti piccolini l’emmenthal. Posizionare il formaggio al centro di ogni quadrato, poi un cucchiaio del trito di rucola e arrosto. Chiudere ogni quadratino formando una girandola (basterà alternare i lembi: uno va lasciato steso, quello successivo va ripiegato sul ripieno). Spostare delicatamente le girandole su una teglia ricoperta di carta da forno unta. Spennellare la sfoglia con dell’olio extravergine di olia e spargere un pizzico di sale, poi ricoprire le girandole con il pomodoro secco tagliato a pezzettini.

Mettere in forno già caldo a 180° e cuocere per circa 20 minuti (controllare sempre che la sfoglia non bruci).

Ottime da servire anche fredde.



Spiedini Tricolore

Ingredienti
·         1 fetta di formaggio primo sale 
·         5 pomodorini 
·         10 foglie di basilico
·         Olio e.v.o.

Tagliare a cubetti il primo sale, a fettine spesso il pomodoro. Lavare ed asciugare il basilico. Preparare gli spiedini alternando formaggio, pomodoro e basilico. Cospargere con un filo d’olio e servire.

Idee semplicissime ma simpatiche e di buon auspicio per la vostra cena di domenica sera. 


Con questa ricetta partecipo al contest "Il buffet perfetto" del blog Tra Cucina e Pc.

giovedì 28 giugno 2012

"Piadina" Dukan


Eccomi a propinarvi un’altra ricettina Dukan, semplice, buona… azzardo: buonissima. Leggera, versatile e croccante. E’ una mia ricetta personale, frutto di tanti tentativi andati a vuoto, fino al risultato perfetto. E perfetta lo è davvero, fondamentalmente una ricetta salata ma che può diventare anche dolce, all’occorrenza. 

Non me ne vogliano gli amanti della piadina romagnola: io per prima adoro letteralmente la vera piadina. Ma quando si è a dieta, utilizzare nomi altosonanti  per le nostre preparazioni ci da un grande conforto, non credete?



Piadina Dukan
·         10gr maizena
·         10gr scarsi crusca d’avena
·         1 cucchiaino latte in polvere
·         40gr latte scremato
·         1/2 cucchiaino lievito istantaneo
·         1 pizzico di sale


Mescolare gli ingredienti solidi, aggiungere il latte scremato in modo da ottenere una pastella non troppo liquida. Versare l’impasto in una padella di circa 15cm di diametro, ancora fredda. Cuocere a fuoco basso finché si colorano i bordi, poi togliere dal fuoco e staccare con attenzione, rimettere sul fuoco e cuocere anche dall’altra parte. 

Farcirla a proprio gusto e mangiarla calda o fredda, come piatto principale, appetizer o spuntino. Buon appetito!
 [in questa versione, farcita con salmone affumicato, pepe e formaggio spalmabile light]

martedì 26 giugno 2012

Pasta fiori di zucca, speck e zafferano.

L'orto, una delle cose migliori di questa vita. 

La mattina mi alzo, prendo il cestello e vado a cogliere i lamponi per la colazione.
A pranzo le zucchine deliziose, ma talmente deliziose che son buone anche lesse, con un filino d'olio e senza sale. 
A merenda ribes o ciliegie, o le fragoline.
A cena insalata colta all'imbrunire, lavata e messa direttamente nel piatto.


La settimana scorsa, i fiori di zucca. 
La mia scelta era tra tre grandi classici:
 - la frittata;
 - i fiori in pastella;
 - la pasta.


Ogni anno puntiamo sempre sulla pastella. Si frigge raramente da noi, quindi quella ce la concediamo mooolto volentieri. Magari con un buon ripieno.
La frittata invece non è uno dei nostri pasti preferiti, quindi non l'ho nemmeno presa in considerazione.


La pasta al contrario, era molto che non la mangiavamo con i fiori di zucca. E quindi, la scelta è stata semplice.


Fiori freschi, speck sottilissimo e zafferano.


Una meraviglia, nonostante non sia una novità vale la pena di presentarla.


E l'apprezzamento è stato -neanche a dirlo- unanime. 

Pasta integrale con fiori di zucca, speck e zafferano

Ingredienti x4
  • 320gr pasta integrale corta
  • 30 fiori di zucca (130gr circa)
  • 100gr speck
  • 45gr olio extra vergine
  • preparato per soffritto (carota, sedano, cipolla) un cucchiaino
  • zafferano
Ho tagliato lo speck a striscioline sottili, ho lavato bene, asciugato e privato del gambo e del pistillo i fiori. Ho soffritto l'olio con il preparato per soffritto (quello che prepara la mia zietta preferita), e nel frattempo ho messo sul fuoco abbondante acqua non troppo salata (per via dello speck e del preparato per il soffritto già abbastanza salati). Quando l'olio si è scaldato ho soffritto circa 1/3 dello speck per farlo abbrustolire, poi ho aggiunto i fiori di zucca e li ho fatti cuocere a fuoco medio con una tazzina d'acqua e coperti per circa 10 minuti. Ho spento ed ho aggiunto il resto dello speck e lo zafferano. Ho cotto la pasta al dente, l'ho scolata e l'ho fatta insaporire due minuti nella padella del condimento. Ho servito bella calda.

Mi sono privata di metà della mia porzione per regalarla al mio babbo, quindi se siete dei grandi mangiatori di pasta consiglio vivamente di aumentare le dosi, perchè è davvero squisita.

Valori nutrizionali

Calorie: 410
Grassi: 16.5gr
 (saturi): 1.6gr
Carbo: 47.8gr
Proteine: 17.1gr
Fibre: 6gr

venerdì 22 giugno 2012

Biscotti al Burro d'Arachidi


La congiunzione che ha portato a questa meraviglia è stata la seguente: sorella maturanda che richiede un pieno di energia e di allegria ad ogni ora e amica appena rientrata dalla Cina da accogliere. 

Cosa di più adatto per carburare durante lo studio di biscotti appena sfornati?

Cosa di più accogliente e affettuoso di biscotti appena sfornati?

Ho dimenticato un altro punto, nella congiunzione vincente: il burro d’arachidi che morivo dalla voglia di usare per fare dei biscotti.

Quel barattolo era un invito così esplicito da non poterlo ignorare, e quindi mi sono data alle prove.

Ed ecco cosa ne è uscito.

Mia sorella e la mia amica hanno gradito molto. E anche mia mamma, che non ama il burro d’arachidi. E anche mio zio perfettino che raramente si concede queste super bombe: mi ha chiesto se la ricetta fosse un segreto almeno tre volte mentre assaporava il mezzo cookie che gli avevo portato ad assaggiare. Tra le altre persone, anche io ho gradito molto. L’unico che si è dimostrato contrariato è stato il mio fidanzato che non è riuscito ad assaggiarne neanche uno. Ed il mio stomaco, che è stato impietosamente preso d’assalto dai biscotti al burro d’arachidi. E la bilancia, ma giuro che ne è valsa la pena.

In ogni caso vi dico…no, vi consiglio… no, vi impongo di provarli. È una ricetta velocissima da fare e da mangiare. Dopo due giorni perdono la loro meravigliosa consistenza, ma fidatevi, non sarà un problema: non dureranno tanto.



Peanut Butter Cookies
Ingredient
·         3 albumi
·         3 cucchiai di olio di semi
·         9 cucchiai di zucchero di canna
·         6 cucchiai di farina integrale
·         Un pizzico di lievito
·         5 cucchiai di burro d’arachidi

Accendere il forno a 200°. Mescolare gli ingredienti nell’ordine in cui li ho nominate, fino ad ottenere una pastella morbida. Stendere un foglio di carta forno, bagnato e strizzato, e formare i biscotti aiutandosi con una formina taglia biscotti. L’impasto sarà molto morbido e appiccicoso, ma usando un cucchiaio e aiutandosi con le dita non sarà un problema stenderli. Con queste dosi vengono circa 20 biscotti.
Abbassare il forno a 180° e cuocere 10/12 minuti. Controllate sempre. Dopo averli sfornati io solitamente li rovescio e li faccio stare ancora un po’ nel forno semi-aperto.


 Il mio consiglio è di mangiarli tiepidi, e comunque nel giro di qualche ora. Ma come ho già detto, non si porrà il problema :)  Finiranno molto in fretta. ^_^



con questa ricetta partecipo al contest Mmm..cookies! di Giulia e Giulia

martedì 19 giugno 2012

Muffins di Maybe

 Se vi state domandando qual è la ricetta base della dieta Dukan, in questo post avrete la risposta.
Se siete convinti che la ricetta fulcro della dieta sia la crema, scoprirete che non tutto ciò che è buono, facile e senza tollerati è al cucchiaio.
Se nella descrizione di cui sopra leggete solo “galletta dukan”, andate oltre, avrete una piacevole sorpresa.


Nel libro della Patisserie Dukan  ci sono questi splendidi muffins, che si sono guadagnati il nome di Muffins di Maybe: se non fosse stato per questa splendida donna non sarei mai venuta a conoscenza di questa fantastica ricetta, oppure lo avrei fatto ma solo molto più tardi, soffrendo infiniti blocchi di peso da uso eccessivo di tollerati.
Vi sembra ancora impossibile che esista una tale meraviglia?  Allora immergetevi nella ricetta.

Ingredienti:
·         4 uova INTERE
·         180gr di crusca d’avena (io ne metto anche la metà, talvolta con aggiunta di crusca di grano: tentate, trovate la consistenza che corrisponde ai vostri gusti)
·         4 cucchiai colmi di yogurt magro (oppure di fromage blanc o di total)
·         Dolcificante (assaggiate il composto)
·         1/2 bustina di lievito per dolci
·         Scorza di limone grattugiata
·         Aromi a scelta

 
Procedimento:
Separare i bianchi dai rossi. Montare i rossi insieme al dolcificante e allo yogurt. Con le fruste pulite montare a neve fermissima gli albumi. Intanto aggiungere ai tuorli la scorza di limone e gli altri eventuali aromi, poi la crusca ed il lievito. Incorporare con molta attenzione gli albumi montati, riempire i pirottini ed infornare in forno pre-riscaldato a 180° per 30 minuti (controllare sempre la cottura).


Questa ricetta è molto versatile, potete utilizzare uno yogurt aromatizzato per esempio, o aggiungere all’impasto del caffè solubile, o ancora utilizzarla in consolidamento come base per una torta di mele; potete anche  provarla in versione salata, con prosciutto a tocchetti, formaggio o spezie varie. Io utilizzo questa base almeno due volte  a settimana, i muffins sono comodissimi da portare all’università, ma anche le ciambelle salate o i plumcakes aromatizzati. Sbizzarritevi con questa ricetta, intanto io ne approfitto per ringraziare ancora una volta la grande persona che ha contribuito a rendere meno dure le giornate “a stecchetto”: grazie Maybe <3


domenica 17 giugno 2012

Finto Tiramisù alle Fragole


Buon compleanno al mio blogghino.
Anzi, blogguzzo, come direbbe mia sorella.

In realtà il mio blog non lo dimostra, il suo anno di età. Lo scorso anno lo aprii trasferendo alcune ricette che avevo su splider, poi l’ho abbandonato per diversi mesi, mesi in cui non ho avuto molta voglia di cucinare e sperimentare, presa come sono stata dallo studio.
Ma oggi, per festeggiare il primo anno del mio blog, che casualmente coincide con questa ondata di caldo africano, vi propongo un dolce freddo, light e di stagione: il mio finto tiramisù alle fragole.

Dire “finto” è un eufemismo: del tiramisù ha solo i biscottini, ma è buono, sfizioso e a differenza del vero (e meraviglioso) tiramisù non scatena i sensi di colpa.
E poi è velocissimo, quindi al massimo scatena la voglia di farlo (e mangiarlo) tutti i giorni.



Simil-tiramisù Light alle Fragole

Ingredienti x2
·         100gr fragole
·         100gr formaggio cremoso light
·         50gr latte scremato
·         2 confezioni di pavesini
·         Dolcificante liquido
·         Dolcificante in polvere
·         Cacao amaro magro in polvere

Lavare e tagliare le fragole. In una ciotola versare il latte ed il dolcificante liquido, in un’altra il formaggio cremoso ed il dolcificante in polvere, secondo il proprio gusto. Spalmare sul fondo dello stampo un po’ di formaggio cremoso, poi i pavesini bagnati nel latte e le fragole. Ripetere finché gli ingredienti non si esauriscono, nello stampino piccolo verranno tre strati. Lasciare una notte in frigo. Rovesciare lo stampo in alluminio su un vassoio e lasciar staccare il dolce da solo, poi spolverare con del cacao amaro e servire freddo.



 Ho provato anche la versione semifreddo, congelandolo per ovviare al “problema” del succo perso dalle mie splendide fragole. L’importante è scongelarlo almeno un paio d’ore prima di servirlo: i biscotti ed il formaggio sono ottimi e morbidi quasi subito, mentre le fragole restano ghiacciate molto più a lungo.
Ho preparato anche la versione “colon-friendly”, sostituendo il latte ad alta digeribilità al latte scremato  e lo yogurt greco al formaggio.



Con questa ricetta partecipo al contest La Fragola Vien Mangiando del blog L'amore in cucina.
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